3D – Prisma Cultura

3D

Il 3D fa parte del DNA di Prisma, le nostre origini di ricercatori universitari ci hanno insegnato che è uno strumento fondamentale per gli enti culturali. Può essere usato per tanti scopi come per la formazione e la didattica, per la valorizzazione di un reperto per raccontarne il suo utilizzo oppure per l’allestimento di mostre temporanee e di percorsi tattili. Ma non è detto che ci debba essere uno scopo per fare il 3D, può essere fatto anche solo come documentazione, basti pensare alla necessità di avere un modello 3D in caso di catastrofi naturali come un terremoto oppure causate dall’uomo come un incendio o una guerra. Sarà uno strumento prezioso in caso di restauro.

ABC 3D

Una delle attività promosse dal progetto CREATIVE CH è stata la formazione e l’introduzione alla grafica tridimensionale per un pubblico di non addetti ai lavori. In collaborazione con YOULab della biblioteca San Giorgio di Pistoia, il progetto ABC3D ha permesso di introdurre l’utilizzo di strumenti che permettono di realizzare modelli 3D da immagini e trasformarli in creazioni artistiche personali. I giovani partecipanti si sono molto divertiti sia nella fase di acquisizione sia nella fase di modellazione e creazione delle opere.

: Attività di formazione presso la Biblioteca San Giorgio di Pistoia.

: Il kit per la didattica della Tavoletta di Marsiliana comprende: una tavoletta in resina con cera, uno stilo e un raschino.

Tavoletta di Marsiliana per la didattica

La Tavoletta di Marsiliana è una tavoletta etrusca ritrovata a Marsiliana d’Albegna (Grosseto) conservata al Museo Archeologico di Firenze, dove siamo andati per le scansioni tridimensionali e l’acquisizione fotografica. La modellazione 3D è stata fondamentale per apportare le modifiche necessarie per adeguare le copie alla loro destinazione d’uso: didattica, laboratori per riprodurre le tecniche di scrittura etrusca mediante l’utilizzo della cera.

Scrittura Etrusca, stilo scrittorio di Cortona

Nel 2016 il Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona ha organizzato la mostra temporanea “Etruschi maestri di scrittura – Cultura e società nell’Italia antica”. Cosa utilizzavano gli Etruschi per scrivere? Un’asticella, stilo scrittorio, generalmente di legno, osso o metallo, appuntito ad un’estremità, per incidere una tavoletta cerata. In questo progetto di valorizzazione sono state utilizzate più tecniche di scansione e, per la stampa, abbiamo optato per una copia in resina successivamente galvanizzata in metallo per rendere al meglio la sensazione del materiale originario: il rame.

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Offerente di Pizzidimonte

Per fare la scansione 3D del famoso bronzetto dell’Offerente di Pizzidimonte, siamo andati fino al British Museum di Londra, dov’è conservato. La replica realizzata è stata utilizzata al Museo di Palazzo Pretorio a Prato per l’allestimento della mostra temporanea “L’Ombra degli Etruschi” nel 2016. Adesso la potete trovare esposta presso il Mulino di Gonfienti. La riproduzione di un reperto può essere un’ottima alternativa al prestito nel caso in cui, per esempio, l’opera non possa essere trasportata.