Progetti Europei
ECHOES
Il progetto “The European Cloud for Heritage OpEn Science (ECHOES)” mira a istituire la European Collaborative Cloud for Cultural Heritage (ECCCH), una piattaforma condivisa per fornire ai professionisti del patrimonio e ai ricercatori l’accesso a dati, risorse scientifiche, formazione e strumenti digitali avanzati adatti alle loro esigenze. Finanziato dalla Commissione Europea e da UK Research and Innovation (UKRI), il progetto ECHOES riunirà le comunità frammentate del settore del Patrimonio Culturale in una nuova comunità.
Il progetto andrà oltre la semplice digitalizzazione, mirando a innescare una trasformazione nel settore attraverso un approccio olistico. ECHOES integrerà le conoscenze esistenti sui manufatti del patrimonio tangibile e intangibile, creando un ambiente digitale collaborativo per l’analisi delle risorse patrimoniali, dei fatti e dei fenomeni. In questo contesto, gli utenti potranno sviluppare le loro interpretazioni per interagire, manipolare ed arricchire i Digital Twin, favorendo la creazione di nuove conoscenze scientifiche sviluppate collaborativamente.
L’ECCCH si basa sui principi di Open Access e Open Science, promuovendo l’inclusività e democratizzando l’accesso alla conoscenza e agli asset digitali per tutti. Questo ecosistema digitale faciliterà la creazione di una nuova generazione di oggetti patrimoniali, i Digital Commons, che sono semanticamente ricchi e prodotti collettivamente. Al completamento, ECHOES fornirà una piattaforma unificata per integrare i risultati dei progetti dell’UE e nazionali relativi al Patrimonio Culturale. Visita il sito web del progetto ECHOES.
Per ECHOES, siamo i responsabili della strategia comunicativa e del sito internet.
ATRIUM
ATRIUM (Advancing Frontier Research In the Arts and Humanities) è un progetto di ricerca finanziato dalla Commissione Europea, avviato nel 2024 e della durata di quattro anni. Questa iniziativa riunisce le quattro principali infrastrutture di ricerca europee: DARIAH (arte e materie umanistiche), ARIADNE (archeologia), CLARIN (lingue) e OPERAS (comunicazione accademica aperta nelle scienze sociali e umanistiche). Il progetto coinvolge 17 partner e 12 entità affiliate provenienti da 12 paesi in tutta Europa.
L’obiettivo principale di ATRIUM è fornire contributi innovativi al consolidamento e all’espansione dei servizi, compresi i servizi dati, nel campo dell’archeologia. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto si concentra su diverse aree chiave.
Innanzitutto, ATRIUM mira a migliorare l’accesso ai dati archeologici, attraverso il miglioramento della qualità dei metadati nei cataloghi e archivi già esistenti. Inoltre, il progetto intende rendere la ricerca ampiamente disponibile, raggiungendo diverse comunità in tutta Europa, con particolare attenzione alla Citizen Science e alle persone con disabilità.
Un’altra area chiave è la creazione di flussi di lavoro per aiutare i ricercatori ad applicare al meglio i metodi digitali al proprio lavoro. Inoltre, ATRIUM intende facilitare la formazione attraverso una serie di iniziative di progetto, come ATRIUM Skillset Assessment, ATRIUM Bridge e ATRIUM Curriculum.
Il progetto si concentra anche sullo stabilire un quadro di revisione tra pari per mantenere i risultati della ricerca essenziali per la costruzione e il mantenimento delle infrastrutture di ricerca. Infine, ATRIUM mira a rafforzare le pratiche di gestione dei dati, stabilendo un flusso regolare fra i vari servizi.
Grazie a questi sforzi, ATRIUM mira a promuovere la ricerca avanzata nel campo delle arti e delle materie umanistiche, contribuendo allo sviluppo di nuove conoscenze e tecnologie per il beneficio della società europea e globale. Visita il sito web del progetto ATRIUM.
Per ATRIUM, ci concentreremo sul coinvolgimento delle comunità non professionali che gravitano attorno al progetto e seguiremo l’accessibilità dei contenuti prodotti.
4CH
Il primo gennaio 2021 ha avuto inizio il progetto 4CH finanziato dalla Commissione Europea per costituire un Centro di Competenza per la Conservazione del Patrimonio Culturale Europeo attraverso l’utilizzo di tecnologie dell’informazione. L’obiettivo di tale centro è la protezione e la salvaguardia degli edifici storici e dei siti contro i disastri e le calamità naturali o causate dall’uomo e la possibilità di restaurare gli effetti di tali eventi sul patrimonio inamovibile. Gli strumenti individuati sono di carattere tecnologico, organizzando in un sistema informativo avanzato la conoscenza relativa alla struttura, alla forma e all’aspetto e quella delle condizioni di conservazione dei materiali e del rischio di degrado. Questo sistema di conoscenza dovrà anche essere adatto a supportare la valorizzazione di questo patrimonio, che sempre di più si basa su strumenti digitali.
Particolarmente da quest’ultimo punto di vista è chiaro che l’ambito di intervento del progetto si estende fino a comprendere l’uso di questo patrimonio e il suo contenuto, ad esempio gli oggetti esposti in un museo collocato in un palazzo storico, i reperti archeologici provenienti da un sito ma ospitati in un museo ad esso collegato, le opere d’arte originariamente concepite per essere esposte in un particolare edificio (come una chiesa) e ora conservate in un museo, e così via. Anche le tecnologie digitali utilizzate per la valorizzazione del patrimonio sono sostanzialmente le stesse per un museo o per un edificio storico, pur se applicate a scala diversa. Visita il sito web del progetto 4CH.
Anche per il progetto europeo 4CH abbiamo studiato e creato la strategia comunicativa, cominciando dal sito internet che abbiamo lanciato il 1° giorno del progetto, un lavoro di squadra veramente unico! Tutti i video e il materiale promozionale sono stati creati da noi e abbiamo organizzato anche la partecipazione a manifestazioni come tourismA e la General Assembly di Firenze.
Parthenos
Il progetto PARTHENOS mirava a rafforzare la coesione del panorama della ricerca europea nei settori Studi Linguistici, Humanities, Patrimonio Culturale, Storia e Archeologia attraverso una serie di azioni coordinate. Tra di esse spiccano l’integrazione di iniziative e infrastrutture di classe mondiale al fine di creare legami e costruire sinergie tra settori diversi seppur intimamente connessi. PARTHENOS si proponeva di raggiungere questo obiettivo attraverso la definizione e il supporto di standard e attività comuni, l’armonizzazione delle definizioni di policy e l’implementazione e lo sviluppo di servizi e soluzioni condivisi. Visita il sito web del progetto PARTHENOS.
Del progetto Parthenos siamo stati protagonisti fin dalle prime battute, abbiamo studiato e creato la strategia comunicativa online, analizzato a fondo gli obiettivi e i partner del progetto. A partire dal logo, che unisce elementi digitali con altri tipici della classicità, fino ad arrivare al sito web e al materiale promozionale. Ma la vera punta di diamante di questo progetto è il video IS (International Sign) lanciato durante l’evento finale.
ARIADNEplus
ARIADNEplus è la continuazione di ARIADNE. Il primo progetto aveva come scopo l’integrazione degli archivi digitali archeologici Europei. Esso ha creato un catalogo dei “dataset”, cioè dei file di dati contenenti rapporti non pubblicati, immagini, mappe, database e altri tipi di informazione archeologica accessibile on line. I risultati sono stati così interessanti che è stato finanziato un altro progetto in continuità: ARIADNEplus. Visita il sito web del progetto ARIADNEplus.
L’11 febbraio 2019 abbiamo organizzato il kick off di ARIADNEplus, il viaggio dei ricercatori di tutto il mondo per creare il catalogo dei “data set” è cominciato con un bellissimo evento di lancio.
Il 15 dicembre 2022 abbiamo organizzato l’evento finale di questo progetto, una conferenza molto interessante e una cena sociale in una location con vista. Dopo tanti anni insieme ci siamo un po’ commossi, ma sappiamo che ci rivedremo presto perché è nata ARIDANE RI di cui Prisma Cultura è onorata di essere socio fondatore. Visita il sito di ARIADNE Research Infrastructure.
ARIADNE
Il progetto ARIADNE puntava alla creazione di un’infrastruttura di ricerca che mettesse in rete i dati contenuti negli archivi archeologici digitali di diversi paesi e consentisse ai ricercatori di accedervi direttamente dal web. La biblioteca digitale così creata avrebbe affiancato, a livello scientifico, altre iniziative come Europeana, per rendere sempre più accessibile il patrimonio di documentazione prodotto dalla ricerca archeologica nei vari paesi.
Grazie al progetto ARIADNE anche l’archeologia entrava così nel mondo dell’e-science, la scienza virtuale basata sull’analisi integrata dei dati ottenuti sperimentalmente, sul campo e di quelli digitali. Per ottenere tale risultato, il progetto prevedeva attività di creazione di reti di ricercatori, di formazione e di ricerca di nuovi strumenti tecnologici necessari per la realizzazione dei suoi obiettivi.
I partner della rete di ARIADNE hanno lavorato al raggiungimento di un elevato livello di interoperabilità, in particolare con riferimenti incrociati dei metadati relativi ai vari set di dati e migliorando i thesauri al fine di superare le barriere linguistiche. Il paradigma di dati collegati, il data mining e le tecniche di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) offrono un’ulteriore possibilità di integrazione.
ARIADNE, oltre ad essere un grazioso acronimo in inglese che riassumeva lo scopo del progetto, è il nome greco della principessa mitologica di Creta, conosciuta in italiano come Arianna, che aiutò l’eroe Teseo a uscire dal Labirinto. Il progetto ARIADNE ha aiutato i ricercatori moderni a trovare la loro strada in un labirinto non meno difficile.
Per Ariadne ci siamo occupati di comunicazione, abbiamo creato il sito, realizzato brochure e depliant informativi e abbiamo organizzato eventi. Sicuramente per la comunità degli esperti workshop e meeting sono stati interessanti e organizzati nei minimi particolari, ma nel nostro cuore rimarrà sempre l’evento finale di Ariadne dove abbiamo dato veramente il meglio di noi in scenografia e effetti speciali!
Creative CH
Il progetto europeo Creative CH offriva alle regioni, ai comuni e ad altri enti culturali l’opportunità di sviluppare nuovi modi e nuove iniziative per comunicare e promuovere i beni culturali per lo sviluppo regionale, il turismo e la partecipazione culturale dei cittadini, basandosi sulla cooperazione innovativa fra Beni Culturali, Industrie Culturali e Creative, e la Science&Technology.
Capofila del progetto era il PIN attraverso il laboratorio Vast-Lab in partenariato con istituzioni culturali e scientifiche europee. Obiettivo principale del progetto era dimostrare i benefici generati dalla combinazione di contenuti culturali, conoscenze, creatività e tecnologia. Inoltre, Creative CH si proponeva di sviluppare e promuovere showcase sulla cooperazione creativa nelle quattro regioni partner.
In ambito italiano, al fine di promuovere due diverse aree della Toscana con un enorme potenziale turistico e di attirare un turismo di alta qualità, Vast-Lab ha realizzato tre showcase caratterizzati da un approccio innovativo che combinava il patrimonio culturale con la natura e la valorizzazione dei prodotti locali.
I tre interventi, a Carmignano, Roselle (Grosseto) e Vetulonia (Castiglione della Pescaia) miravano a valorizzare realtà “minori” ma certo non meno interessanti. Per ciascuno di questi tre siti è stata realizzata un’applicazione per smartphone e tablet che costituiva una guida digitale interattiva per i visitatori.
Alla fine del progetto molte istituzioni hanno chiesto al Vast-Lab come avrebbero potuto continuare a lavorare con il team di ricercatori, da questo input è nata l’idea di creare un’associazione culturale formata da tutti i ricercatori che potesse occuparsi degli aspetti commerciali.
Tutto ebbe inizio così.